Progetto di ricerca per la diagnosi della fertilità femminile

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. sabesata
     
    .

    User deleted


    Fatti prelievo e intervista per la ricerca sulla pof del San Raffaele

    mercoledì 11 luglio sono andata a fare il prelievo di sangue e sono stata intervistata dalla dr.ssa Bione una biologa ricercatrice che studia la pof da ben 10 anni. E' una donna attiva, entusiasta, che conosce benissimo la POF. E' stato un piacere parlare con lei!

    Oltre alle domande sulla mia situazione di POF, ha ricostruito il mio albero genelaogico. La familiarità è un fattore importantissimo.

    Fino a 10 anni fa si pensava che la pof avesse a che fare con la mutazione di un solo gene, mentre ora si pensa che si tratti di una "patologia" (mi si passi il termine) in cui sono coinvolti più geni ed anche multifattoriale.

    In buona sostanza c'è ancora moltissimo da sapere e pochi sono i ginecologi aggiornati che sanno quali sono i risultati delle ricerche. Peraltro non ci sono molti gruppi che studiano la pof. Dunque fanciulle più saremo a partecipare più si può sperare che le generazioni future potranno godere dei risultati della ricerca.

    Perchè c'è da dire che i tempi di questa ricerca sono lunghissimi e non si può parlare di ricadute immediate nel campo della terapia. Per cui teniamoci la nostra pof e continuiamo a provare la terapia migliore. Si spera solo che i ginecologi in futuro diventino più collaborativi e si informino su una disfunzione che conoscono ben poco!

    Spero che le studiose di questo progetto vorranno inserire del materiale sul nostro sito. In questo senso la nostra presidente Dani ha già avviato contatti con la dr.ssa Toniolo, responsabile della ricerca.

    Se possiamo essere utili, è bene che partecipiamo numerose!

    Tra l'altro la presenza a Milano al San Raffaele non è indispensabile. Ci si può far prelevare il sangue e poi spedire le provette e rispondere all'intervista per telefono. C'è anche un metodo all'avanguardia che consiste nel raccogliere la saliva in un kit e poi spedirlo per l'analisi. In tal modo non c'è "data di scadenza" come col sangue. La saliva si conserva in questi kit. Si tratta solo di procurarli, sono prodotti negli Stati Uniti. La dr.ssa Bione si sta informando per ottenerli.

    Un abbraccio a tutte
     
    .
80 replies since 27/6/2007, 07:33   3453 views
  Share  
.